Se state pensando a diventare mamme, il metodo di Ricezione di Ovociti dalla Partner (ROPA) è un’ottima scelta: vi permette di condividere la maternità fin dal primo momento, aumenta la complicità tra la coppia e comporta uno sforzo fisiologico condiviso. Inoltre, in Spagna, legalmente vi concede a tutte e due gli stessi diritti e doveri nei confronti del futuro bambino. Poi, anche se è vero che questo trattamento sia un po’ più costoso rispetto a una fecondazione in vitro convenzionale o a un’inseminazione, le pazienti che lo scelgono sono convinte che ne vale la pena perché è un’esperienza davvero speciale.
In occasione della Giornata internazionale contro l’Omofobia, la Transfobia e la Bifobia, che si celebra il 28 giugno, dedichiamo questo post a offrire alcuni consigli su questo trattamento, con l’aiuto della Dott.ssa Roser Solernou, specialista in riproduzione assistita presso il nostro centro.
Prima di prendere qualsiasi decisione, chiedete una valutazione della riserva ovarica a entrambe. Forse sapete già chi vuole donare gli ovuli e chi vuole rimanere incinta. In generale, se entrambe avete meno di 35 anni, le probabilità di successo sono le stesse. Se invece vi avvicinate ai 40 anni, è fondamentale conoscere la riserva ovarica, poiché gli ovuli perdono qualità con gli anni. Quella che presenta una migliore riserva ovarica è in teoria la migliore candidata per donare gli ovuli. Per scoprirlo, bisogna solo effettuare un’analisi del sangue e un’ecografia transvaginale.
Esami medici: oltre all’età e alla riserva ovarica, è importante valutare la presenza di malattie ginecologiche (miomi, endometriosi) e non ginecologiche che potrebbero rendere più difficile o sconsigliare una gravidanza, nonché malattie ereditarie. Pertanto, oltre a sottoporsi a un’ecografia ginecologica, è fondamentale che entrambe effettuiate un’analisi del sangue completa e un cariotipo (uno studio per confermare che il numero di cromosomi sia corretto). È anche necessario effettuare un pap test e, a seconda dell’età, una mammografia.
Vale la pena fare uno studio cromosomico più approfondito? Deve essere valutato. Esistono tipi di malattie genetiche che possono passare inosservate. Si chiamano malattie ereditarie a carattere recessivo perché si sviluppano solo quando il bambino eredita la mutazione genetica associata a quella malattia da entrambi i genitori. In altre parole, se l’embrione riceve un gene alterato dall’ovulo, ma il gene che riceve dallo spermatozoo è normale, o viceversa, possiamo stare tranquilli perché non svilupperà la malattia. Invece, se entrambi (sia l’ovulo che lo spermatozoo) hanno la mutazione e questa viene trasmessa, allora il bebè svilupperà la malattia. A Dexeus raccomandiamo ed effettuiamo un test specifico (qCarrier test) per rilevare questo tipo di malattie, sia nella paziente che donerà gli ovuli che nel donatore di sperma, al fine di garantire che non vi siano problemi di compatibilità genetica tra i due.
Se una di voi ha la fobia degli aghi: può sembrare una sciocchezza, ma è importante tenerlo in considerazione, perché per donare gli ovuli è necessario seguire un trattamento di stimolazione ovarica che prevede l’iniezione di farmaci per circa 12 giorni. È molto facile e vi spiegheremo come farlo durante la visita con il ginecologo. Tuttavia, se non siete in grado di farlo, potete sempre recarvi presso il nostro centro affinché vi iniettino i farmaci fino a quando non sarete abbastanza sicure di farlo da sole.
In Catalogna non è necessario essere sposate per fare il trattamento. In Spagna, questa tecnica viene realizzata solo in centri privati e solo se le pazienti sono legalmente sposate. Invece, la Catalogna è un’eccezione, poiché il Codice Civile catalano consente la donazione di ovuli tra coppie non sposate, anche se dovreste dimostrare la residenza civile catalana.
Se il costo del trattamento vi fa esitare: il metodo ROPA è leggermente più costoso e solitamente più lungo rispetto ad altri trattamenti perché richiede l’esecuzione di test medici e una completa valutazione ginecologica per entrambe, nonché altri controlli medici per verificare il vostro stato di salute. Inoltre, è necessario seguire un processo di stimolazione ovarica (per la donatrice di ovuli) e un altro processo di preparazione dell’endometrio per la ricevente, al fine di effettuare il trasferimento dell’embrione una volta fecondato. Ciò nonostante, il tasso di gravidanza è più elevato rispetto all’inseminazione.
Se non escludete la possibilità di avere un secondo bambino: è importante ottenere il maggior numero possibile di ovuli durante il trattamento di stimolazione per aumentare le possibilità di avere più embrioni disponibili. Ciò evita di dover affrontare un nuovo trattamento tra qualche anno. E sebbene con lo studio della riserva ovarica possiamo stimare la risposta alla stimolazione, fino a quando non avrete completato il processo non saprete quanti embrioni in più potremo congelare per il futuro.
Se vi preoccupa che il bambino possa assomigliare più a una che all’altra: il bambino erediterà l’informazione genetica e il fenotipo da quella che dona gli ovuli (tratti fisici, altezza, costituzione), ma il donatore di sperma viene scelto in base ai tratti fenotipici di quella che porterà avanti la gravidanza, in modo che il bambino possa presentare caratteristiche fenotipiche di entrambe.
Stile di vita condiviso: dato che entrambe siete direttamente coinvolte in tutto il processo, è necessario che entrambe manteniate anche uno stile di vita sano (cioè: alimentarsi bene, dormire almeno 7-8 ore al giorno e fare esercizio fisico regolarmente). Questo vi incoraggerà reciprocamente e vi permetterà di effettuare il trattamento nelle migliori condizioni possibili.
È possibile avere una gravidanza simultanea? E una gravidanza gemellare? La gravidanza gemellare è sempre sconsigliata perché comporta un rischio maggiore di complicazioni; quindi, i medici consigliano sempre di trasferire un singolo embrione. D’altra parte, la gravidanza simultanea non è controindicata, ma non è consigliata, poiché nel caso in cui insorgano complicazioni non potrete procurarvi la stessa attenzione e cura se entrambe siete incinte contemporaneamente.
Se siete interessate a ottenere ulteriori informazioni, potete richiedere una prima visita con uno dei nostri ginecologi per chiarire tutti i dubbi. Questo appuntamento è molto utile, in quanto permette anche di valutare meglio se questo metodo sia il più adatto per voi e quali sono le possibilità di successo in ogni caso.
Buongiorno, come potrei avere delle informazioni più dettagliate? Grazie
Io ho 56 anni la ia comapga 38si può eseguire il trattamento?
Ciao Sabrina,
Sì, potrebbe farlo il tuo partner, se desideri maggiori informazioni, puoi richiedere un primo appuntamento gratuito e in videoconferenza in modo che possiamo consigliarti.
Ti auguro il meglio!
Ciao Marilia,
Trasmettiamo una nota all’assistenza pazienti in modo che possano inviarti ulteriori informazioni.
Ti auguro il meglio!