Menopausa precoce: cause e consigli utili
In alcune donne le ovaie smettono di funzionare prima del previsto. Quando ciò accade prima dei 40 anni i medici parlano di “fallimento ovarico precoce”.
Tutto questo indica che la donna smette di essere fertile ma anche che la capacità delle sue ovaie di produrre ormoni si esaurisce, con possibili conseguenze sulla sua salute e il suo benessere “giacché gli ormoni femminili hanno molte funzioni oltre a quelle propriamente legate alla riproduzione: aiutano a mantenere una buona densità ossea, proteggono il sistema cardiovascolare, stimolano la lubrificazione e il desiderio sessuale, e contribuiscono alla memoria e all’equilibrio della pelle o della temperatura corporea”, spiega la Dott. Beatriz Álvaro, ginecologa specialista in Endocrinologia Ginecologica e Riproduzione di Dexeus Mujer.
A volte la menopausa precoce è la conseguenza di un trattamento di radioterapia, chemioterapia o di un intervento chirurgico alle ovaie, sebbene nella maggioranza dei casi la causa sia sconosciuta e si ritenga di poter attribuire un ruolo importante alla genetica.
Attualmente, il trattamento si basa sulla sostituzione degli ormoni che dovrebbero essere prodotti dalle ovaie per evitare le conseguenze a breve e a lungo termine.
Al fine di prevenire alcuni dei sintomi e dei rischi associati alla mancata produzione naturale degli estrogeni, il meglio che si può fare è seguire una dieta salutare, che comprenda un buon apporto di calcio (tramite latticini, frutta secca, pesce azzurro), l’esposizione al sole almeno 5 minuti al giorno senza protezione per favorire l’apporto di vitamina D, e un’attività fisica regolare per facilitare il mantenimento della massa ossea, di un buon tono muscolare e di un cuore in forma. Inoltre è fondamentale evitare il sovrappeso.
Se si desiderano dei figli, ad oggi l’unica opzione è ricorrere alla donazione di ovuli. Può essere utile anche ricercare un supporto psicologico, poiché “l’interruzione della funzione ovarica è legata a molte emozioni, e in alcuni casi alla sensazione di femminilità, per cui non è superfluo poter contare su un aiuto professionale che serva da guida al momento della diagnosi e che possa accompagnare successivamente la paziente”, spiega la Dott. Beatriz Álvaro.